
Sensibilità dentale
Sensibilità dentale: l’usura dello smalto
Uno dei motivi che posso causare il fastidio dei denti sensibili al freddo o al caldo è sicuramente l’usura dello smalto. Come abbiamo già detto lo smalto è la superficie più esterna del dente. Con il passare degli anni lo smalto va incontro a una usura progressiva e quindi potrebbe avvenire naturalmente l’esposizione di parti dello strato di dentina sottostante. Questa esposizione della dentina causa l’insorgenza della sensibilità dentale. Le cause che possono provocare l’usura dello smalto sono svariate e includono anche il digrignamento inconsapevole dei denti. Stiamo parlando del bruxismo, una patologia che può causare l’usura dello smalto che, nel corso del tempo, determina l’esposizione della dentina. Il dente sensibile al freddo può anche essere causato da un uso errato dello spazzolino. Lavarsi i denti con frequenza eccessiva o con movimenti troppo vigorosi infatti può causare l’usura dello smalto e la recessione della gengiva. Prevenire è sempre meglio che curare e questo vale a maggior ragione anche per quanto riguarda la sensibilità dentale. Per prevenire questi problemi è bene farsi dare qualche consiglio dal proprio dentista sull’igiene orale e magari integrare l’uso dello spazzolino anche con il filo interdentale e un collutorio. Infine, lo smalto dentale si può danneggiare anche per l’erosione da acidi. Con il passare del tempo bevande e cibi acidi possono usurare lo smalto, se possibile quindi sarebbe meglio limitarne l’assunzione il più possibile. Di solito un dentista è perfettamente in grado di riconoscere i primi segnali dell’usura dentale, meglio quindi sottoporsi a regolari controlli.
Dente sensibile al freddo cause
Oltre alla già citata usura dello smalto i denti sensibili al freddo e al caldo possono essere causati anche da fattori traumatici, fattori erosivi e fattori psicologici. I fattori traumatici sono lo spazzolamento errato mentre tra i fattori erosivi dobbiamo citare le sostanze acide che entrano in contatto con i denti e i fattori psicologici come la parodontite. I fattori di rischio della sensibilità dentale comprendono invece le abrasioni causate dall’uso scorretto dello spazzolino, le erosioni causate da eccessivo consumo di alimenti e bevande acide, il bruxismo e alcuni trattamenti di sbiancamento dentale non eseguiti a regola d’arte. La sensibilità dentale comunque è facilmente riconoscibile per via di un dolore difficilmente localizzabile su uno o più denti e in assenza di carie. Questo dolore può essere avvertito anche per il contatto con stimoli esterni come le sostanze agrodolci, caldo, freddo, sollecitazioni tattili e persino l’aria respirata in bocca. I soggetti che sono maggiormente a rischio per quanto riguarda la sensibilità dentale sono le persone tra i 20 e i 40 anni con un riferimento particolare alle donne e alle persone che soffrono di parodontite.
Sensibilità dentale: possibili cure
Qualora si soffrisse di sensibilità dentale e quindi di denti sensibili al caldo e al freddo si raccomanda in primo luogo una visita dal dentista che potrà quindi procedere subito con una diagnosi ed eventualmente escludere patologie più gravi. Esistono diverse terapie per quanto riguarda la sensibilità dentale che variano a seconda della gravità della patologia. Queste terapie prevedono l’utilizzo di principi attivi che servono a contrastarne la comparsa mediante il sigillo dei tubuli dentinali come ad esempio il fluoruro di sodio, il nitrato di potassio in gel, il fosfato di calcio e idrossido di calcio e l’idrossinanopatite. Tra le terapie domestiche per la sensibilità dentale si ricorda l’importanza di cambiare lo spazzolino troppo duro e preferirne uno a setole morbide e poi utilizzare un dentifricio specifico per i denti sensibili. Sottoporsi a una pulizia professionale periodica aiuterà poi a mantenere sempre in buona salute il cavo orale evitando l’insorgenza di patologie più o meno gravi.
