
Cisti odontogene
Cisti odontogena: la diagnosi e la cura
Le cisti odontogene non sono difficili da diagnosticare ma necessitano anche che si esegua una diagnosi differenziale con delle patologie simili come il già citato granuloma, l’ascesso dentale e le neoformazioni tumorali. Quando il dentista sospetta la presenza di lesioni cistiche dovrà eseguire anche un esame radiologico e poi una biopsia per un controllo istologico di laboratorio che servirà a escludere neoformazioni tumorali. Parlando invece del trattamento della cisti odontogena ricordiamo che non esiste un unico modo di procedere in quanto il dentista dovrà prima stabilire il grado di gravità, la localizzazione e valutare i contenuti cistici per scegliere il trattamento ideale. A seconda della gravità comunque si procede o con una devitalizzazione, o con una apicectomia oppure con una rimozione chirurgica. Il trattamento della cisti odontogena mandibolare comunque non cessa con la rimozione della lesione cistica ma dovrà continuare con i controlli periodici da eseguire presso il dentista proprio per scongiurare il rischio di recidive. Le cisti di questo tipo comunque possono essere classificate in cisti odontogena radicolare, cisti odontogena follicolare e cisti odontogena laterale parodontale. Continuando con la lettura affronteremo singolarmente le caratteristiche di ognuna di queste tipologie di cisti odontogena.
Cisti odontogena radicolare (periapicale)
La cisti odontogena radicolare viene classificata come la lesione cistica in assoluto più frequente dei mascellari. Questo tipo di cisti odontogena deriva sempre da un granuloma periapicale e la lesione viene conservata dai prodotti derivanti dalla degradazione del tessuto pulpare necrotico. La cisti odontogena radicolare si forma quando l’epitelio prolifera nel tentativo di separare quello che definiamo come stimolo infiammatorio (polpa necrotica) dall’osso circostante. Queste cisti rappresentano circa la metà di tutte le cisti odontogene e di solito tendono a comparire soprattutto dopo i primi dieci anni di vita. E’ localizzata prevalentemente nella mascella e, in particolare, nella zona anteriore, nella porzione mascellare superiore e nella porzione mandibolare posteriore. Il problema è che nella stragrande maggioranza dei casi la cisti odontogena radicolare è del tutto asintomatica e infatti viene osservata solo grazie a esami radiologici di controllo. Sarà necessario fare esami approfonditi in quanto queste cisti odontogene in alcune occasioni possono sembrare una cisti periapicale o un tumore osseo primitivo. Per quanto riguarda i trattamenti di solito si procede con l’estrazione del dente non vitale, con l’apicectomia o con una terapia canalare.
Cisti odontogena follicolare: di che si tratta?
In questo caso stiamo parlando della seconda tipologia di cisti odontogena più comune dopo la cisti radicolare. Consiste in una lesione associata alla corona di un elemento non erotto o di un dente in via di sviluppo. La cisti follicolare, anche detta cisti dentigera, si sviluppa partendo proprio dai residui dell’organo dello smalto e colpisce con maggiore frequenza i terzi molari e i canini. Anche in questo caso le cisti follicolari sono quasi sempre asintomatiche e uno dei sintomi più ricorrenti è spesso il ritardo nell’eruzione di un elemento dentario. In questo caso sarà opportuno eseguire una diagnosi differenziale con la cheratocisti odontogena e le cisti non odontogene. Nella maggior parte delle situazioni il dentista cura queste cisti tramite enucleazione e estrazione dell’elemento.
Cisti laterale parodontale: che cos’è?
Tra le cisti odontogene, quella laterale parodontale è quella che si osserva sulla porzione laterale della radice di un dente. Nella mascella superiore le cisti sono localizzate soprattutto in corrispondenza degli incisivi laterali e colpiscono quasi sempre pazienti di sesso maschile. Anche in questo caso abbiamo l’assenza totale di sintomi e alla vista la cisti si presenta con un margine opaco e situata a livello della porzione laterale di un dente vitale. Proprio come per la cisti follicolare sarà bene eseguire una diagnosi differenziale per distinguerla con sicurezza da una cheratocisti odontogena o da un tumore odontogeno radiotrasparente. Il trattamento consigliato è senza dubbio quello della escissione chirurgica.
