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Cementoma

Cementoma


Che cos’è il cementoma? Potrebbe essere già capitato di sentire questo termine in ambito odontoiatrico ed è bene cercare di fare un po' di chiarezza così da fugare ogni possibile dubbio a riguardo. Il cementoma o cementoblastoma è una lesione displasica, ovvero una lesione contraddistinta dalla proliferazione anomala di cellule, o neopastica nella quale l’osso che circonda gli apici dei denti vitali viene progressivamente sostituito prima da tessuto connettivo di tipo fibroso e poi da tessuto osteocementoide.

Cementoma: come riconoscerlo

Dal punto di vista meramente estetico il cementoma apicale ha un’area irregolare e si trova nell’osso che circonda gli apici delle radici dentali. All’inizio il cementoma apparirà come radiotrasparente ma analizzando la polpa dentale si potrà effettuare la diagnosi corretta. Si tratta di un tumore odontogeno e viene anche conosciuto in ambito dentistico con il termine di cementoblastoma. Se si sospettasse di soffrire di cementoma è importante contattare quanto prima il dentista che, dopo aver eseguito gli esami del caso, potrà fare una diagnosi e proporre soluzioni di cura. Se non trattato per tempo infatti, il cementoma potrebbe continuare la sua crescita fino ad avere un impatto anche sull’estetica del viso del paziente. Questa patologia comunque cresce all’interno del cemento dentale, ovvero la sostanza che riveste le radici. La funzione del cemento è quella di proteggere la polpa dentale e i nervi ma a volte può capitare che alcune delle sue cellule inizino a crescere in modo incontrollato. Il cementoma è una rara lesione del cavo orale classificata come tumore odontogeno ectomesenchimale ed è caratterizzato dalla formazione di tessuto cementifero con linee di accrescimento.

Detto in altre parole il cementoma cresce fino al punto da avvolgere le radici dentarie che vengono riassorbite e fuse con esso. Parlando di cementoma dolore e fastidio possono anche non essere presenti nelle prime fasi, anche per questo è importante fare delle visite periodiche dal proprio dentista. Di solito comunque il cementoma riguarda soprattutto i primi molari permanenti nella loro porzione mandibolare ma in alcuni casi può interessare anche denti multipli, da latte o persino i molari inclusi. Se non altro stiamo parlando di un tumore odontogeno, il cementoma, che coinvolge poche persone e tende a colpire in grande prevalenza soprattutto la popolazione giovane sotto i 25-30 anni di età. Per quanto riguarda la localizzazione ci sarebbe una prevalenza maggiore nell’area della mandibola piuttosto che nel mascellare superiore. Seppur inizialmente asintomatico, il cementoma continua a crescere fino a coinvolgere direttamente le strutture adiacenti. Arrivato a questo stadio ecco che il paziente potrebbe soffrire di alcuni fastidi e il disturbo potrebbe essere evidenziato anche con un esame attento ad occhio nudo.

Intervento cementoma: come si fa

In caso di cementoma terapia e trattamenti vari possono avere ottime possibilità di riuscita. Se la diagnosi di cementoma fosse fatta per tempo infatti il dentista potrà cercare di conservare il dente grazie a una cura endodontico-chirurgica che consiste nell’enucleazione del tumore a cui segue un trattamento endodontico con apicectoma delle radici dentarie interessate. A ben guardare quindi quando si parla di cementoma trattamento e terapie possono essere davvero molto efficaci quando sono tempestive. In caso contrario, ovvero con una diagnosi tardiva, ecco che il dentista dovrà valutare l’enucleazione non conservativa della lesione in quanto la vicinanza alla radice dentale potrebbe rendere inevitabile l’estrazione chirurgica del dente interessato. Per avere una diagnosi sicura comunque si dovrà eseguire un esame istologico anche perché i sintomi sono quasi assenti. In alcune situazioni comunque i pazienti colpiti da cementoma lamentano dolore e gonfiore localizzati e una maggiore sensibilità dentale alla percussione.

Cementoma: l’importanza della diagnosi differenziale

Parlando di cementoma terapia e cure sono sicuramente importanti ma è bene ricordare come il problema maggiore quando si parla di queste patologie sia la diagnosi differenziale. Si dovrà in sostanza avere la certezza di aver compreso la reale natura di una patologia del cemento. Purtroppo esistono patologie di natura infiammatoria con aspetti istologici e quadri radiologici che inducono problemi di diagnosi differenziale. Un esempio su tutti potrebbe essere quello dell’osteomielite cronica sclerosante oppure della displasia firbosa o della malattia di Paget, senza trascurare una malattia neoplastica come l’osteoblastoma. Anche dopo un esame infatti il dentista potrebbe confondere gli aspetti istologici dell’osteoblastoma con quelli del cementoma. Per riconoscere il cementoma e fugare ogni dubbio bisognerebbe valutare il rapporto con le radici dei denti dal momento che osteoblastoma e cementoblastoma hanno una istogenesi differente. L’osteoblastoma infatti si origina partendo da cellule osteoprogenitrici, il cementoma da cellule del follicolo dentale. Il cementoma quindi si presenta fuso con le radici dei denti coinvolti. Anche l’ipercementosi risulta per certi versi tranquillamente sovrapponibile al cementoblastoma rendendo difficile formulare una diagnosi accurata. Il cementoma ha un potenziale di accrescimento illimitato mentre l’ipercementosi ha di solito dimensioni piuttosto contenute.

In conclusione possiamo dire che il trattamento del cementoma consiste nell’escissione completa della massa neoplastica in associazione alla rimozione del dente interessato.
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