
Carie occlusale
Carie occlusale: cos'è?
Esistono due diverse tipologie di carie che sono la carie occlusale e la carie interprossimale. La carie occlusale è una carie che si forma sulla parte superiore del dente dove i residui di cibo si trovano a contatto con lo smalto dei denti. La carie interprossimale invece è una tipologia di carie che si va formando tipicamente nello spazio presente tra i denti. In questo senso se si vuole provare a prevenire le carie molari, la cosa migliore è puntare sulla prevenzione e quindi cercare di avere sempre una buona igiene orale e di utilizzare strumenti come il filo interdentale almeno una volta al giorno per rimuovere la placca batterica. I batteri infatti, se lasciati liberi di agire, si nutrono degli zuccheri presenti in bocca e li convertono in acidi che iniziano a demineralizzare lo smalto dentale e a formare dei piccoli fori. Sarebbe un gravissimo errore non correre ai ripari e lasciare che la carie occlusale si espanda in quanto si corre il rischio di avere seri danni allo smalto. Se trascurate infatti le carie possono interessare la dentina e la polpa del dente rendendo poi inevitabile la devitalizzazione se si vuole evitare l’estrazione del dente coinvolto.
Carie secca molari: cosa sapere
Esistono moltissime tipologie diverse di carie tra cui dobbiamo inserire sicuramente la carie secca. Si tratta infatti di una tipologia di carie molto particolare che ha la caratteristica peculiare di bloccarsi o rallentare prima di aver intaccato la dentina. Insomma, con la carie secca molari il processo carioso si ferma da solo prima di colpire la dentina. Si tratta di una carie completamente asintomatica che si presenta come un piccolo foro nero nello smalto dentale. Spesso l’unico sintomo sintomi collegato alla carie secca è una maggiore sensibilità al caldo o al freddo. In alcuni casi il dentista suggerisce di trattare la carie secca molari come se fosse una carie normale e quindi con una otturazione. L’otturazione è un intervento molto sicuro che consiste nel sigillare la fessura provocata dall’erosione dei batteri della carie. Il consiglio comunque è quello di monitorare passo dopo passo la carie secca nel corso del tempo per evitare che possa evolversi causando danni anche molto seri. Sia per la carie secca che per la carie occlusale il consiglio è quello di prenotare delle visite periodiche presso il proprio dentista e di eseguire almeno una pulizia professionale all’anno così da rimuovere i sedimenti di tartaro responsabili dell’evoluzione della carie.
Carie occlusale: tutte le caratteristiche
Di solito la carie occlusale inizia in modo asintomatico ma si evolve fino a compromettere la polpa del molare. In alcuni casi il giusto trattamento potrebbe essere la remineralizzazione del dente mediante l’applicazione di fluoro e il suo controllo nel corso delle visite successive. Quando la carie colpisce la dentina invece bisognerà procedere per forza di cose con la loro rimozione. Il risultato sarà presumibilmente una perdita di tessuto dentale che dovrà poi essere recuperato utilizzando uno dei tanti materiali di restauro che si hanno oggi a disposizione. Il trattamento preventivo della carie è un processo molto complesso, in cui intervengono molti fattori interconnessi, che influenzano la prevenzione della carie. Ciascuno di questi fattori è rilevante per il rischio di carie. Purtroppo riuscire a visualizzare la presenza della carie occlusale non è così semplice e di solito l’attività della carie dovrebbe essere considerata elevata alla presenza di diversi fattori cariogeni.
Il rischio di carie occlusale dipende direttamente da fattori che ciascun paziente può influenzare in prima persona come ad esempio la dieta, la buona igiene orale e le cure dentistiche. In alcuni casi viene proposto un trattamento al fluoro che consente di aumentare la resistenza della struttura del dente alla demineralizzazione. Con i trattamenti al fluoro bastano quantità minime per aumentare la resistenza e ottenere degli ottimi risultati. Il consumo eccessivo di fluoro però può avere degli effetti negativi come ad esempio la fluorosi. La cosa importante è comunque non mettere la testa sotto la sabbia e andare il prima possibile dal dentista per una diagnosi e per capire con che trattamenti procedere.
