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Amelogenesi imperfetta

Amelogenesi imperfetta


L’amelogenesi imperfetta è una patologia per fortuna molto poco diffusa che va a interessare lo smalto dei denti. Si tratta di un disturbo di tipo ereditario che può essere classificato in base alla qualità e allo spessore dello smalto del dente. A seconda dei gradi infatti l’amelogenesi imperfetta può essere classificata in smalto ipoplasico di classe I, smalto ipomaturato di classe II, smalto ipocalcificato di classe III e smalto di tipo ibrido con segni tanto di smalto ipoplasico che ipomaturato di classe IV. L’amelogenesi imperfetta ha sui pazienti soprattutto un forte effetto psicologico al punto che soprattutto gli adolescenti che sono colpiti da questa malattia ereditaria richiedono una riabilitazione funzionale al dentista. Spesso si procede con restauri diretti o indiretti a seconda delle situazioni.

Le cause dell’amelogenesi imperfetta

Nella maggior parte dei casi l’amelogenesi imperfetta può essere dovuta a una mutazione del gene dell’amelogenina, anche per questo si parla di fattori ereditari che hanno un ruolo determinante. L’amelogenesi imperfetta nei bambini è purtroppo una realtà anche se, come abbiamo visto, per fortuna colpisce un numero molto ridotto di persone. Parlando di amelogenesi imperfetta prevenzione e comportamenti da tenere quindi non rivestono un ruolo in quanto è una malattia di tipo genetico. L’amelogenesi imperfetta si presenta con lo smalto del dente che appare molto sottile e presenta una serie di rughe e di pigmenti. Tale formazione rende i denti molto più deboli e sensibili rispetto al normale, questo significa che diventano anche maggiormente esposti ad altre patologie del cavo orale. Chi soffre di amelogenesi imperfetta dovrà quindi fare attenzione più degli altri alla corretta igiene orale. L’amelogenesi imperfetta è comunque un difetto nella maturazione dello smalto che condiziona la funzionalità e l’estetica dei denti causando anche forti disagi dal punto di vista estetico. A seconda della gravità della patologia il dentista potrà intervenire con azioni preventive o restaurative. Se si parla di curare l’amelogenesi imperfetta bambini cause come quella ereditaria andranno tenute quindi da conto. Nel caso dei bambini però si tende a rimandare gli interventi alla successiva maturità dentaria così da ottenere dei risultati più efficaci e duraturi.

Amelogenesi imperfetta cura

A questo punto vediamo quali potrebbero essere le strategie riabilitative più efficaci nel caso di amelogenesi imperfetta. Tra i trattamenti indicati per l’amelogenesi imperfetta ci sono sicuramente delle cure preventive con sigillanti mentre il restauro adesivo è spesso preferito per motivi meramente estetici. In altre situazioni si potrebbe anche valutare la ricostruzione protesica con elettrodomestici fissi o rimovibili e interventi chirurgici. Secondo molti dentisti si preferisce il ripristino adesivo soprattutto in quei casi cosiddetti di amelogenesi imperfetta ipoplastica. Esistono poi anche delle forme di questa patologia caratterizzate da ipomineralizzazione e smalto debole. Questi casi sono più soggetti degli altri a fratture e richiedono un trattamento precoce che prevede l’impiego di corone dentali complete. In questo modo il paziente potrà masticare normalmente e potrà anche eseguire l’igiene orale quotidiana senza problemi. Se parliamo di pazienti molto giovani i dentisti consigliano restauri diretti con composti a base di resina così da evitare una estesa preparazione dei denti nell’età adolescenziale. Bisogna poi anche dire che, dati alla mano, sembra che i restauri di tipo indiretto abbiano una durata maggiore rispetto ai restauri diretti per via del legame imperfetto dei legamenti allo smalto colpito da questa patologia.

Amelogenesi imperfetta prevenzione: cosa sapere

Dopo la prima diagnosi di amelogenesi imperfetta bisognerà cominciare ad agire a scopo preventivo e seguire tutti i consigli relativi alla buona igiene orale. Si potrà intervenire in modo mirato mediante delle ricostruzioni in composito, faccette o corone. Quando si parla di patologie dello smalto comunque bisogna anche chiarire che i gruppi di patologie che colpiscono lo smalto del dente sono di due tipi diversi: ipoplasia dello smalto e, appunto, amelogenesi imperfetta. Quest’ultima, che poi è l’oggetto del nostro articolo, si manifesta clinicamente con delle irregolarità nella superficie del dente. Al contrario, l’ipoplasia dello smalto si presenta sotto forma di macchie di colore biancastro che possono interessare uno o più denti. In questo caso la causa non è genetica come con l’amelogenesi imperfetta ma va ricercata nell’uso degli antibiotici durante i primi anni di vita o durante la gestazione. Ci sono tre forme diverse di amelogenesi imperfetta, la prima, quella di tipo ipoplastico, vede un difetto nella quantità di smalto creato. In questo caso i denti si presentano come piccoli e con lo smalto molto sottile.

L’amelogenesi di tipo II, l’Ipomatizzazione, consiste in un difetto nella crescita finale e nella maturazione dello smalto. In questo caso i denti si presentano con colore opaco e possono soffrire di sensibilità. Il terzo tipo, l'ipocalcificazione, consiste in un difetto nelle fasi iniziali della formazione dello smalto del dente. Vedremo quindi uno smalto di spessore normale ma di consistenza decisamente più morbida. Tra i sintomi dell’amelogenesi imperfetta possiamo quindi annoverare lo scolorimento dei denti, il loro indebolimento, una maggiore sensibilità e delle dimensioni ridotte rispetto al normale. In alcune occasioni si potrebbe anche soffrire di malocclusione del morso aperto.
Amelogenesi imperfetta